Si tratta delle Coffea Arabica, Coffea Robusta, Coffea Liberica e Coffea Excelsa.
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Coffea Arabica
Questa specie viene selezionata e coltivata da molti secoli. La varietà più famosa è la “Moka” che si coltiva prevalentemente in Arabia e si caratterizza per i chicchi di piccole dimensioni ma di un profumo intenso. Sono di colore verde rame e possiedono una forma allungata e appiattita. Fra le altre varietà della Moka ricordiamo la “Bourbon” e la “Tipica”, che sono molto diffuse e apprezzate in Brasile, e la “Maragogype” che riscuote successo per i suoi chicchi più grossi.
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Coffea Robusta
La pianta di Coffea Arabica assomiglia molto a quella della Coffea Arabica. Possiede rami che si piegano verso la terra assumendo la forma di un ombrello. Fiorisce continuamente durante tutto l’anno e produce dei grani tondeggianti di dimensioni inferiori rispetto alla Coffea Arabica ma più ricchi di caffeina. Dopo la tostatura, il loro aroma deciso li rende molto profumati. Si tratta di una varietà molto apprezzata in commercio, in grado di vivere anche in pianura.
Possiede origini congolesi e risulta tra le specie più coltivate per una serie di ragioni: è in grado di resistere molto bene alle malattie e può sopravvivere anche in pessime condizioni, dà origine ad una abbondante produzione e richiede costi d’impianto bassissimi. Ci sono della varietà di Coffea Robusta che derivano da incroci della “Canephora” diffusissime nell’Africa occidentale, in Uganda e Indonesia. Non dimentichiamo poi la variante “Arabusta”, che risulta dall’incrocio tra la Coffea Arabica e la Coffea Robusta. -
Coffea Liberica
Questa pianta è originaria della Liberia, come suggerisce il nome, e della Costa d’Avorio. È una varietà robusta, longeva e in grado di creare una vegetazione rigogliosa e dei frutti molto più grandi rispetto a quelli dell’Arabica. Inoltre è notevolmente più resistente all’attacco dei parassiti.
Tuttavia ha bisogno di una temperatura elevata e di acqua abbondante. In virtù di queste caratteristiche la Coffea Liberica si utilizza per effettuare innesti ottenendo, attraverso gli incroci, delle varietà nuove che si trovano prevalentemente in Madagascar e in Costa d’Avorio. Pur essendo di qualità inferiore, dai suoi chicchi si ricava un caffè gradevole e profumato dotato di un gusto particolare che fino a qualche decennio fa sembrava essere particolarmente gradito agli scandinavi. -
Coffea Excelsa
Varietà conosciuta solo a partire dal 1904, resiste alla siccità e alle malattie, garantisce un raccolto molto copioso in termini di grani, i quali dopo l’essiccatura danno un caffè dall’aroma e dal gusto gradevoli e profumati che assomiglia notevolmente alla Coffea Arabica.
Altre varietà minori
Quelle descritte fin qui sono senza dubbio le specie più importanti per il rendimento delle loro coltivazioni. Esistono tuttavia numerose altre specie che danno una resa molto inferiore a causa della loro scarsa adattabilità e sono:
Coffea Mauritiana
Dà origine ad una bevanda inebriante ma molto amara.
Coffea Dewevrei
È originaria delle foreste del Congo Belga.
Coffea Neo-Arnoldiana
Anche questa varietà viene selezionata nel Congo ed ha un buon rendimento.
Coffea Abeokutoe
Si coltiva nella Costa d’Avorio e i suoi grani assomigliano a quelli della Coffea Arabica.
Coffea Dybowskii
Appartiene al gruppo dell’Eucoffea che proviene dall’Africa intertropicale.
A queste si dovrebbero aggiungere altre varietà di Coffea ma, siccome sono poco redditizie ai fini delle coltivazioni, non ne parliamo in questa sede. Tuttavia è opportuno citare alcune specie che vengono coltivate in paesi e territori come : Uganda, Sankuru, Niauli e Kouilou.
Coffea Racemosa
Nella stagione secca la pianta perde le foglie che tornano lussureggianti durante la stagione delle piogge. Da essa si ricava un caffè molto profumato ma con scarsa quantità di caffeina.
Coffea Congencis
Originaria delle rive del Congo, questa pianta dà origine ad un caffè dalle qualità notevoli ma è scarsamente produttivo.